Charlotte Perkins Gilman nasce il 30 luglio 1860 a Hartford, nel Connecticut. Il padre, editore che contribuì a fondare i giornali Indipendent, Christian Union e Galaxy, abbandona il tetto coniugale alla nascita della figlia, dopo aver scoperto che la moglie non avrebbe potuto avere altre gravidanze. La bambina si appassiona sin dall’infanzia alla scrittura e alla creazione di storie immaginarie e ben presto si ritrova a riflettere sulla condizione di sottomissione e difficoltà in cui versa il sesso femminile. Nel 1884 sposa il pittore Charles Walter Stetson e, l’anno successivo, dà alla luce la figlia Katherine. La profonda crisi post parto che colpisce Charlotte la porta a interrogarsi profondamente sulle ragioni della propria infelicità e la induce a chiedere il divorzio per dedicarsi completamente all’attività di conferenziera e giornalista, viaggiando attraverso gli Stati Uniti. Memoria di quel tragico periodo è il racconto The Yellow Wallpaper. Nel luglio del 1896 partecipa, come delegata californiana, all’International Socialist and Labour Congress inoltre si dedica a viaggi e incontri, collaborazioni giornalistiche affinando le proprie doti di comunicatrice. Elabora, così, originali teorie sulla sottomissione della donna che raccoglie nella sua opera più famosa, Women and Economics. Nel giugno 1900 si sposa nuovamente col cugino George Houghton Gilman col quale fonda, nel 1909, una propria rivista, «The Forerunner». Tra le pagine di questo mensile scrive, in forma di romanzo a puntate, il romanzo utopico e proto-femminista Herland. Malata di cancro decide di togliersi la vita il 17 agosto 1935, per sollevare la società dal peso della propria condizione.

(a cura di Elena Ghezzi)


(Fonte immagine: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/00/Charlotte_Perkins_Gilman_c._1900.jpg)